Articolo tratto da "Il giornale di Torino"
del 9 settembre 1946
(collezione Ceschiat)
Due bolidi insieme al traguardo e Pagani la spunta
per meno di un metro
Volata a tutto gas sul rettilineo finale. L'asso della Gilera supera
Balzarotti e conquista il titolo. Martelli campione nella 250
Genova, lunedì sera
Genova motociclistica ha rivissuto ieri sul serpeggiante nastro lucente
di Corso Italia le gesta e i virtuosismi dei centauri che sullo stesso
circuito, pari a 45 del percorso, lungo km. 207,900, si erano già
cimentati nel maggio 1940. È stata una gara di uomini e di macchine,
soprattutto di marche.
Il campionato italiano di prima categoria classe 500 cmc. era, ieri, praticamente,
in palio fra tre soli corridori: Nello Pagani, Ferdinando Balzarotti e
Omobono Tenni. Una particolare tattica di gara era quindi stata evidentemenete
elaborata dai direttori sportivi della Gilera e della Guzzi per non compromettere
il risultato della corsa nei confronti dei tre piloti. Abbiamo così
assistito subito dopo il via delle 500 cmc. alla lotta fra Luigi Ruggeri
con la nuova Guzzi, modello "Gambalunga", e Bandiroli con la
Gilera monocilindrica, mentre Tenni e Balzarotti con la vecchia bicilindrica
Guzzi, si mantenevano in posizione di attesa, preoccupandosi di controllare
esclusivamente Pagani con la Gilera quattro cilindri.
Ruggeri e Bandiroli accentravano quindi la maggiore attenzione del pubblico
che, quasi disorientato e sorpreso di questa superiorità insospettata
e, per noi, certamente fittizia, si divertiva a controllare il progressivo
vantaggio che i due giovani piloti accumulavano in confronto degli assi.
Ma prima Bandiroli e in seguito anche Ruggeri sparivano dalla lotta. Avevano
chiesto troppo, per un sottile giuoco di squadra, alle loro macchine che
sfiancate avevano ceduto allo sforzo. Il campo era quindi libero alle
motociclette pluricilindriche.
La lotta che in un primo tempo si svolgeva tra Pagani da una parte e Balzarotti
e Tenni dall'altra veniva circoscritta ai soli primi due per un lieve
ritardo di Tenni che, lamentando irregolarità di accensione, finiva
per perdere in seguito parecchi preziosi secondi permettendo così
a Balzarotti e a Pagani di aumentare progressivamente il loro vantaggio.
Al 25° giro le posizioni erano le seguenti: Balzarotti, Pagani, Tenni,
Guido Leoni e Clemencich, primo questi della seconda categoria. Accumulando
giri su giri i corridori non mutavano le loro posizioni. Pagani e Balzarotti,
sorvegliandosi a vicenda, continuavano i loro passaggi ora uno ora l'altro
in testa nello spazio di 30-50 metri.
Nella seconda categoria Brini riusciva ad avere la meglio su Clemencich.
Si arrivava così al 44° giro con Balzarotti in testa e Pagani
a pochi metri. L'ansia del pubblico per questi due magnifici piloti, ormai
in condizione di dover impegnare a fondo ogni possibilità fisica
e quella del mezzo meccanico per tagliare primo il traguardo, era spasmodica.
Finalmente essi irrompevano sulla grande curva in cui era posta la linea
di arrivo. Tenni aveva si e no un metro di vantaggio sul suo valoroso
antagonista. La Gilera quattro cilindri, in pura velocità, aveva
annullato sul rettilineo il vantaggio della bicilindrica Guzzi. Pagani
era campione d'Italia.
Poca storia ha avuto la classe della 250 cmc. dove Martelli, dopo breve
lotta con il romano Francisci, finiva per andarsene solo verso la vittoria.
Nello Pagani nel 1946
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